📚Si informano le famiglie che sono stati pubblicati sul nostro sito gli elenchi dei libri di testo per l’anno scolastico 2025/2026. Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO

IC MONTEFIORINO

Montefiorino

Vai alla scuola

In evidenza

🎉 Restituzioni finali “Estate con noi”

📍 Palagano – ore 15:15 Presso il Nuovo Cinema Excelsior si terrà la restituzione del Laboratorio Teatrale con la performance “Fly”. Un momento di condivisione e creatività aperto a tutta la comunità! 📍 Montefiorino – ore […]

Immagine

Calendario scolastico 2025/26

📢 AvvisoSi comunica la pubblicazione del calendario scolastico per l’anno 2025/2026.

Immagine

Convocazione consiglio di istituto

Si comunica che è convocata per MARTEDÌ 25 GIUGNO 2025 alle 18.15, presso la scuola primariadi Montefiorino, una riunione della giunta esecutiva, a seguire alle ore 18,30 il consiglio di istituto.

Immagine

Servizi

Sezione dedicata ai servizi offerti dall' Istituto Comprensivo di Montefiorino a famiglie, studenti e personale scolastico.

COLLEGAMENTI UTILI

Le carte della scuola

La scuola può essere raccontata attraverso i documenti più importanti che, nel loro insieme formano le "carte della scuola"

Il nostro Istituto è Sede d’Esame Trinity per la Digital Transformation

La nostra scuola ha ricevuto da Trinity College London il Digital Transformation Badge per l’anno accademico 2024-2025, un riconoscimento che valorizza l’esperienza degli esami digitali come approccio innovativo, sostenibile e contemporaneo.
Sostenere gli esami Trinity in modalità digitale significa aprire le porte a nuove forme di apprendimento come l’uso della tecnologia condiviso e consapevole, la flessibilità e l’interattività e il problem solving, competenze che diventano parte integrante del percorso scolastico.
Questa scelta rappresenta un passo concreto verso un’educazione sostenibile ed eco-friendly proiettata verso il futuro.

Grazie per l’impegno e dedizione che dedicate ai progetti Trinity nella vostra scuola.

Emiliano Valtulini
Direttore, Trinity College London – Italy

Patti digitali I.C Montefiorino

Il 22 marzo si è svolto l’evento “Facciamo un Patto”, una tavola rotonda dedicata a sviluppi e riflessioni sui patti digitali, strumenti fondamentali per promuovere un uso consapevole, responsabile e condiviso della tecnologia tra bambini, adolescenti, famiglie e scuole.

All’incontro hanno preso parte esperti di ambiti diversi, con l’obiettivo di offrire uno sguardo multidisciplinare:

  • Martina Guiducci, Dirigente Scolastica, che ha condiviso esperienze e buone pratiche maturate nel contesto scolastico;
  • Avv. Giuseppe Bove, con un intervento centrato sugli aspetti giuridici e normativi;
  • Dott.ssa Chiara Bonvicini, Pediatra di Comunità di Sassuolo, che ha evidenziato gli effetti del digitale sul benessere psico-fisico dei minori;
  • Dott.ssa Claudia Severi, Coordinatrice del CRID – UNIMORE, che ha offerto una lettura etico-culturale della tematica.

Sono disponibili alcune delle slide presentate durante l’incontro:

Facciamo un patto!

Scuola e digitalizzazione

Educazione alla cittadinanza

Educare alla responsabilità

La didattica

la nostra offerta formativa

L'Istituto

A.S. 2025/2026

didattica

Progetto d’Istituto “I CARE”

Il progetto ha cercato  di attivare, stimolare ed esercitare consapevolmente la cittadinanza attiva nei bambini e negli  adolescenti, attraverso un’azione congiunta delle diverse agenzie educative (famiglie, scuole di diverso grado, servizi, associazioni) in un medesimo territorio di vita, nella fattispecie i Comuni di Montefiorino, Frassinoro e Palagano.

Quando si parla di cittadinanza attiva si intende quello stato di cittadini pienamente coscienti dei propri diritti e dei propri doveri e, allo stesso tempo, consapevoli e attivi nei diversi  ambiti della società civile. Un cittadino attivo è, per esempio, colui che si informa, che esercita il diritto di voto, che lavora e paga regolarmente le tasse, colui che non commette infrazioni e che è impegnato socialmente.

Essere un cittadino attivo, in poche parole, significa avere una piena consapevolezza  e un profondo rispetto di sé, degli altri e anche dell’ambiente che lo circonda.

Per trasmettere questi valori fin dai primi mesi dell’infanzia è necessario accompagnare i giovani alla scoperta dei propri diritti e fornire loro le conoscenze e gli strumenti necessari per diventare attivi e coscienti, per poter esercitare con consapevolezza i propri diritti, doveri, poteri e responsabilità. Nell’attuazione di questo progetto abbiamo cercato di avvicinare i bambini a questi concetti attraverso la figura di Don Lorenzo Milani.

Accostandoci a Don Milani abbiamo anche rafforzato tanti concetti che ruotano attorno alla sua figura come la Costituzione, l’Istruzione, la Repubblica e molto altro in collegamento ed integrazione con il territorio di appartenenza, sia in ambito scolastico che extrascolastico.

Infine abbiamo ritenuto quasi scontato presentare il nostro percorso in occasione del 25 aprile, nella giornata dedicata alla LIBERAZIONE, perché il valore della LIBERTA’ è stato alla base del progetto educativo di Don Lorenzo Milani.


“Una scuola che seleziona distrugge la cultura. Ai poveri toglie il mezzo di espressione. Ai ricchi toglie la conoscenza delle cose”. 

DON Lorenzo Milani

La sua pedagogia della libertà


I nostri contenuti:

L’istruzione

L’istruzione per Don Lorenzo Milani era considerata lo strumento per la liberazione delle classi subalterne e per il miglioramento delle proprie condizioni di vita. Partendo dall’articolo 34 della nostra Costituzione  la classe quarta di Montefiorino ha affrontato il problema dell’istruzione aperta a tutti e per tutti, gratuita e obbligatoria.

Il nome

Il nostro nome è la nostra identità, importante per ciascuno di noi fin da bambini perchè ci distingue dagli altri e contribuisce alla definizione della nostra responsabilità, rendendoci unici e indimenticabili.

Nominando tutte le vittime delle stragi è possibile permettere alle generazioni future di ricordare per non dimenticare e costruire un futuro migliore. 

DON Milani

Lorenzo Milani nasce in una delle famiglie più ricche di Firenze. Da ragazzo vuole fare il pittore, studia con i migliori maestri, apre persino un atelier… Ma poi la vita lo porta su una strada inaspettata: Lorenzo decide di farsi prete. Come gli è venuta questa idea? Nessuno può rispondere a questa domanda, ma Lorenzo diventa sacerdote e viene mandato prima a Calenzano, alle porte di Firenze, poi in punizione a Barbiana, un posto così sperduto che all’epoca non era nemmeno sulle mappe geografiche. I suoi parrocchiani sono gente semplice, contadini, operai. E lì Lorenzo si mette a fare scuola, perché capisce che quello che manca ai poveri non sono i soldi, ma le parole: non sanno usarle e per questo non possono difendersi. La scuola, pensa don Lorenzo, può colmare l’abisso che divide i poveri dai ricchi, insegnare loro a ragionare, a difendersi, a non arrendersi.

La bellezza

Don Milani offre semplicemente la sua vita perché il mistero della Salvezza torni a compiersi in lui: come il Signore ha scelto il più piccolo dei popoli per farne il suo popolo, così questo figlio di una ricca famiglia, e di una madre di origini ebraiche, si fa povero e fa della poverissima e incolta gente di Barbiana, a partire dai bambini e dai ragazzi, il popolo dei salvati, salvati da una Parola che si incarna nella bellezza del vero, del bene, del giusto. E per noi cos’è la bellezza?

La scuola

“La scuola è di tutti. La scuola deve essere per tutti”, spiegava don Milani, avendo davanti a sé figli di contadini che sembravano inesorabilmente destinati a essere estranei alla vita scolastica: “Una scuola che seleziona distrugge la cultura. Ai poveri toglie il mezzo di espressione”. Anche se piccoli i bambini di prima hanno ragionato sull’importanza della scuola che promuove l’idea di responsabilità personale e l’idea di solidarietà nei confronti degli altri, nel formare cittadini capaci al contempo di autonomia individuale e di integrazione nella propria comunità, a tutti i livelli.

Le parole

L’obiettivo principale della missione di Don Lorenzo Milani come prete e maestro è quello di «dare la parola a coloro che ne sono privi e dare la parola alle coscienze che l’hanno persa». Dedica tutta la sua vita ad insegnare la parola. I documenti e i testi di storia sono stati scritti dai vincitori, dai potenti, dagli intellettuali al servizio del potere. I più deboli e i più poveri sono stati esclusi. In che modo dare la parola? Attraverso la scuola. La prima pastorale di don Milani è la scuola. Questo percorso sulla parola affrontato dai bimbi di seconda ha voluto sottolineare l’importanza delle parole belle o brutte, leggere o pesanti … tutte però ugualmente importanti e da conoscere per non farsi sopraffare o  non sopraffare gli altri.

La collaborazione

La nostra civiltà, e di conseguenza il nostro insegnamento, hanno privilegiato la separazione a scapito dell’interconnessione, l’analisi a scapito della sintesi…

Predisponendo all’interno delle diverse attività delle sezioni e dei momenti di laboratorio una varietà di contesti relazionali : la coppia, il piccolo gruppo, il grande gruppo, favorendo e strutturando la cooperazione tra gli alunni, si contribuisce al progressivo superamento dell’egocentrismo del bambino ed alla costruzione di una corretta socialità di base migliorando altresì le occasioni di apprendimento per  tutti.


Per pensare localmente si deve pensare globalmente, come per pensare globalmente si deve pensare localmente”

(E. Morin, la testa ben fatta).

Le donne

Riflettere sul valore della Costituzione attraverso le parole e gli scritti di Don Milani ci induce a riflettere sul valore della Resistenza. Da qui poi abbiamo cercato di avvicinarci ad alcune importanti donne nell’intento di sviluppare un dialogo attuale e incessante tra passato, presente e futuro. 

La chiesa

Anche nei nostri territori numerosi sono stati i religiosi protagonisti della Resistenza. Alcuni passati ampiamente alla storia, altri invece forse meno noti ma al centro di esperienze che, all’interno delle nostre comunità, li hanno visti in prima fila, spesso anche a costo di rischiare la vita, sempre accanto ai poveri, agli indifesi, a chi era in maggiore difficoltà. Il loro ricordo deve restare vivo, la memoria delle loro azioni deve essere una lezione per tutti, il seme che hanno messo a dimora deve continuare a portare frutto.

Rivoluzione

Don Milani ha praticato percorsi originali e forse troppo avanzati per essere compresi nell’immediato, sempre animato da schiettezza, passione educativa, dialettica intellettuale e dall’ intento di risvegliare nelle persone il desiderio di costruire una società diversa e migliore. In sostanza Don Milani ha realizzato una vera e propria rivoluzione.


FOTO MOSTRA